Effetti dell’Omapatrilat sull’emodinamica nei pazienti con insufficienza cardiaca
Omapatrilat, un inibitore delle vasopeptidasi, è un potente e selettivo inibitore dell’endopeptidasi neutra e dell’enzima di conversione dell’angiotensina (Ace). Il suo potenziale terapeutico è stato studiato nella terapia dell’ipertensione e dell’insufficienza cardiaca.
Nel presente studio è stata studiata la sicurezza, la tollerabilità e gli effetti emodinamici di singoli dosaggi orali di Omapatrilat (da 1 a 50 mg) rispetto al placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca.
I pazienti con insufficienza cardiaca (classe funzionale NYHA II-IV) e con frazione d’eiezione ventricolare sinistra a riposo minore o uguale al 40%, sono stati arruolati in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo e trattati con singoli dosaggi orali di Omapatrilat (1, 2,5, 5, 10, 25 o 50 mg) e valutazione emodinamica per 24 ore.
A 4-6 ore, i dosaggi di Omapatrilat di 25 mg e 50 mg hanno ridotto la pressione di incuneamento capillare polmonare media (PCWP) di circa 6 mmHg (basale 20-23 mmHg a 14-16 mmHg) rispetto al placebo.
Il dosaggio di 50 mg di Omapatrilat ha mantenuto una riduzione del PCWP di 2,5 mmHg a 24 ore, sempre rispetto al placebo.
Omapatrilat ha migliorato anche i parametri emodinamici, tra cui l’indice cardiaco, la resistenza vascolare sistemica, l’indice di gittata sistolica e la pressione arteriosa.
Dopo 2 ore dalla somministrazione di Omapatrilat, 25 mg e 50 mg, è stato osservato un aumento plasmatici di 2 volte del peptide natriuretico atriale e di quasi 2 volte della Guanosin-monofosfato ciclico.
Omapatrilat è risultato ben tollerato.
Kla Pholtz M et al, Am J Cardiol 2001; 88: 657-661
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